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Biblioteca di Fermo

La Biblioteca di Fermo ubicata all’interno del Palazzo degli Studi è la più ricca delle Marche, fra le prime dieci d’Italia. Le origini della Biblioteca risalgono al 1511, ma è stata ufficialmente fondata nel 1688. Successive donazioni per quantità e qualità di volumi, conferiscono alla Biblioteca un’importanza notevolissima.
L’antica sede della Biblioteca è la Sala del Mappamondo, all’interno del Palazzo dei Priori, interamente decorata in legno di noce, in cui è conservato il nucleo originario della Biblioteca. La sala è così denominata per la presenza di un grande globo opera del cartografo veneziano Silvestro Amanzio Moroncelli datato 1712, che si armonizza con lo splendido soffitto ligneo ricco di ornamenti barocchi.
La sala conserva la parte più pregevole del fondo antico della Biblioteca, arrichitosi attraverso le donazioni di illustri cittadini e l’incameramento dei volumi confiscati alle congregazioni e agli ordini religiosi. La Biblioteca possiede 128 codici, più di 400.000 volumi, 686 incunaboli, 15.000 “Cinquecentine”, 6000 stampe di autori famosi e oltre 2000 disegni.


 

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