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Conversano

La storia

Di origini antichissime, testimoniate dai resti delle mura megalitiche, Conversano è citata in documenti del IV-III sec. a.C con il nome di Norba. Arricchita da ricchissime tracce archeologiche, grazie anche alla favorevole collocazione geografica, Norba entra a far parte dell’impero romano, subendone l’influenza e di conseguenza anche il declino per mano delle invasioni barbariche. Nel Medioevo prese il nome di Cupersanum, passando dai Bizantini ai Longobardi di Benevento (secolo VII), che la fortificarono. Grazie alla discesa dei Normanni, intorno all’XI secolo, il conte Goffredo d’Altavilla la rese centro di quella contea che si estenderà da Castella a Polignano a Mare sino alle porte di Brindisi e Lecce.
 
Successivamente la contea passò ai Brienne, agli Enghien, ai Lussemburgo, agli Orsini, e, infine, agli Acquaviva D’Aragona, che la governarono fino all’Ottocento. Divenuto libero comune, partecipò attivamente ai moti risorgimentali. Dopo l’Unità d’Italia ebbe una florida attività agricola ed artigianale. Nel tempo questo sviluppo continuò a crescere di pari passo ad un’intensa vita culturale.
Immagine antica di Conversano


La città

Conversano con il suo patrimonio archeologico, rappresenta uno dei più grandi e antichi centri peuceti. Le antiche mura megalitiche, ancora visibili in alcuni tratti, rappresentano le origini e la forza di un paese vivo e dinamico, arricchitosi nel tempo di storia e di bellezze artistiche e monumentali. La città di Conversano è ricca di chiese, palazzi nobiliari e monumenti di elevato valore artistico. La vita della città si sviluppa attorno al Castello dei Conti Acquaviva d’Aragona, simbolo del potere feudale dei Conti. A pochi metri di distanza sorge la Basilica Cattedrale romanica, a significare il vescovado ed il potere non solo spirituale della Chiesa.
 
Chiesa di San Benedetto
Ancora a pochi passi troviamo il Monastero di San Benedetto, attualmente sede del museo civico. Altre monumenti arricchiscono il centro storico come la Chiesa SS. Cosma e Damiano, la Chiesa della Madonna del Carmine, il Castello Marchione (Casa di caccia degli Acquaviva d’Aragona).
Inoltre l’arte la ritroviamo anche nella natura, nei “laghetti”, dove l’uomo ha costruito cisterne in pietre calcarea per conservare l’acqua tanto preziosa per le campagne. Tra gli alberi di ulivo e di ciliegio, si incontrano antichi luoghi di culto nobile e contadino e i resti di un passato non ancora cancellato dal tempo.

Eventi, tradizione e cultura

La Festa patronale dedicata alla Madonna della Fonte si festeggia la terza domenica di maggio.
Uno dei riti più sentiti e partecipati dalla popolazione conversanese è senz’altro quello delle manifestazioni religiose legate alla Settimana Santa, caratterizzata dai”Sepolcri” del Giovedì Santo, e dalla processione dei Misteri del Venerdì Santo. Il 16 agosto si festeggia San Rocco nella chiesetta medievale a lui dedicata, festeggiamenti caratterizzati da una tradizionale “Cavalcata”, cavalli appositamente addobbati, cavalcati da bambini e da giovani in costume.
 
 
La prima domenica di ottobre è dedicata ai SS. Medici (antichi protettori della città) e Santa Rita, questa festa è seconda per importanza nel paese, dopo quella sentitissima della protettrice Madonna della Fonte. Il 24 novembre si festeggia San Flaviano il patrono della città.
Promotrice e sede del Festival del Mediterraneo al quale vi partecipano gruppi teatrali di artisti e poeti provenienti da tutti i paesi del Mediterraneo.
Nel centro storico cittadino da giugno a settembre si svolge una rassegna di spettacoli di arte varia come concerti musica, classica e jazz, eventi di teatro, cinema, estemporanee di pittura, cabaret.
conversano particolare

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