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Mola di Bari

La storia
Una storia resa ancor più affascinante dalle origini incerte, che solo recenti studi hanno contribuito, in parte, a delineare.
Secondo alcuni il nome di Mola deriverebbe dal termine molo, cioè braccio del porto, secondo altri dalla macina molitoria che in latino si traduce mola; proprio intorno a una mola si sarebbe formato, infatti, il primo nucleo di case della città.
 Restano contraddittorie le testimonianze di una fondazione greca o romana: in favore della prima ipotesi vi è il ritrovamento di alcune monete, andate poi disperse, e di un antico stemma raffigurante una civetta, simbolo di Atene, mentre ad avvalorare l’origine romana si hanno i resti di una cisterna (fons Julia) e la pavimentazione a mosaico di una villa di età imperiale posta sulla costa a nord dell’abitato, in contrada Padovano (già Turris Iuliana).  
 
E‘ certo però che tra le città di Bari ed Egnatia, poste lungo l’importante via Appia-Traiana tra Roma e Brindisi, dovevano esservi diverse stazioni per il cambio dei cavalli ed il riposo dei viandanti, ma le testimonianze classiche (Tabulae e Itinerarii) per tutto il primo millennio dell’era cristiana non citano toponimi riferibili direttamente a Mola. Solo a partire dall’XI secolo in alcuni documenti iniziano a ricorrere i toponimi Maulum, Moles, Maula ed infine Mola, che tuttavia non sono accompagnati da appellativi geografici riferibili con chiarezza ad un centro urbano.
Castello di Mola di Bari

La città

Mola di Bari è una vivace cittadina sull'Adriatico, a circa 20 km a sud-est di Bari. Sorge a 5 metri sopra il livello del mare.
Fin dalle sue remote origini, che pare risalgano all'epoca greco-romana, la storia della cittadina è legata al mare, principale fonte di reddito. Il suo porto ebbe una particolare importanza durante il periodo delle Crociate, allorché fu utilizzato per l'imbarco delle truppe in partenza per l'Oriente.
La parte centrale dell'abitato conserva l'aspetto originario medievale; la zona moderna, invece, si protende nell'entroterra e lungo il versante settentrionale.
Mola di Bari conserva un pregevole patrimonio artistico e architettonico. Particolare importanza assume il Castello Angioino nell'ambito dell'architettura militare. Nel 1279 Carlo I d'Angiò costruì il Castello per difendere le coste, continuamente assalite da briganti e masnadieri, e assegnò il territorio molese a centocinquanta famiglie che si stanziarono nella fascia di terra prospiciente il mare ( "la Terra").
 
Opera di  Raffaele Van Westerhout
Altra bellezza da visitare è la Chiesa Matrice, intitolata a San Nicola, situata all'interno del borgo antico a poca distanza dal mare e costruita nel XIII sec., presumibilmente durante la rifondazione angioina della città. Ancora, da vedere, sono il Teatro Comunale "Niccolò Van Westerhout", costruito nel 1887, e la Fontana monumentale, dedicata ai 190 soldati molesi caduti durante la I Guerra Mondiale.

Eventi, tradizioni e cultura

A mola sono vive, ancora, le tradizioni e il folklore tipiche di una terra ancora a misura d'uomo. A ricordare la Sagra del polpo, l’ultimo week-end di luglio, che è l’evento per eccellenza dell'estate molese, nato nel 1965.
Di grande importanza è la Festa Patronale di Maria S.S. Addolorata
(seconda domenica di settembre), la maggiore ricorrenza religiosa per i molesi. E’ la Festa dedicata alla Patrona che viene venerata all'interno della chiesa della Maddalena.
 
Le origini del culto di Maria SS. Addolorata risalgono ai primi anni del 1700, quando a Mola fu fondata la Confraternita intitolata ai "Sette dolori della Beatissima Vergine".
Mola dal 1996 è diventata sede dell’Accademia di Belle ARTI e si sta proponendo all’attenzione di un sempre più vasto pubblico con le sue iniziative nel campo della cultura,dell’arte e dello spettacolo.
Immagine del mare di Mola di Bari

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