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Baldacci, Antonio


Baldacci, Antonio

1867

XIX

M

Viaggiatore, botanico e geografo, si dedicò soprattutto allo studio della flora dell'area balcanica. Dal 1891 fu assistente di Federico Delpino presso l'Istituto botanico dell'Università di Bologna, che lasciò nel 1902, essendo stato incaricato dell'insegnamento di Geografia politica e coloniale nella Scuola Diplomatico-Coloniale annessa all'Università di Roma. Dal 1899 fu libero docente di Botanica e, dal 1901, di Geografia presso l'Università di Bologna.
Compì numerose spedizioni scientifiche, prima in Montenegro e poi anche in Albania, Epiro, Creta negli anni tra il 1885 e il 1904, così da accumulare un copioso bagaglio di minuziose osservazioni scientifiche, ma anche di conoscenze e amicizie che si rivelarono particolarmente utili per gli interessi economici, politici e militari del Governo italiano in area balcanica. Gli furono infatti affidati numerosi incarichi di carattere conoscitivo e anche diplomatico da diversi Ministeri, in particolare da quelli degli Esteri e dell'Interno. Dal 1915 al 1917 fu consulente civile della I Divisione navale presso il Comando della Marina italiana per il settore orientale, a Valona, svolgendo missioni di carattere riservato.

Fu presidente del Comitato italiano per l'indipendenza del Montenegro e dal 1922 rinunciò a tutti gli impegni universitari per potersi dedicare interamente a promuovere l'indipendenza di quella regione. Collaborò con Gabriele D'Annunzio al progetto di una spedizione di volontari per la liberazione del Montenegro. Negli anni tra il 1930 e il 1939 svolse le funzioni di console generale onorario d'Albania a Bologna. Nel 1940, successivamente all'occupazione italiana dell'Albania avvenuta nel 1939, venne nominato consulente culturale presso la Luogotenenza generale italiana di Tirana, incarico che mantenne fino al 1943.

Continuò i propri studi botanici sino agli ultimi anni di vita, sulla base del ricchissimo materiale documentario e di ricerca raccolto nel corso dei suoi viaggi.
Fra le sue numerose pubblicazioni - oltre duecento fra monografie ed articoli - si segnalano L'Albania, Roma, Istituto per l'Europa Orientale, 1929, e Scritti Adriatici, vol. I, Bologna, Compositori, 1943.


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