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L'Eglise Royale et Collégiale de Saint Nicolas, à Bari (Deux Siciles) / Xavier Barbier de Montault - Paris : s.n., [post 1875] - 105 p. ; 27 cm.


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Esperto frequentatore di archivi ecclesiastici e membro onorario di numerose società scientifiche. Nel 1859 fu ordinato sacerdote e nel 1861 si recò in Italia, dove, nominato cameriere d’onore e prelato del Papa, rimase fino al 1875. In questi anni viaggiò molto per visitare musei, fare lo spoglio di archivi e fondi manoscritti presenti nelle biblioteche italiane e catalogare i tesori delle chiese. A Bari, dove soggiornò nel luglio 1875 fu attratto dalla basilica di San Nicola denominata L’Eglise royale et Collégiale de Saint-Nicolas à Bari (Deux Siciles) nell’articolo pubblicato sulla rivista da lui fondata Revue de l’art chrétien. Si soffermò in particolare sulla descrizione della cripta, dove sono sepolti i resti dell’illustre taumaturgo, analizzando gli episodi sulla raccolta della manna e descrivendo il tesoro della basilica suddiviso in preziosi: il bastone dell’abate Elia, le corone votive, lo scettro di Carlo d’Angiò, e i manoscritti. Scrive: “Soprattutto San Nicola mi ha interessato durante il breve soggiorno d’una settimana trascorsa a Bari nel 1875. Due cose hanno maggiormente polarizzato la mia attenzione: la cripta dell’illustre taumaturgo e il tesoro della basilica. Parlare in dettaglio di tali meraviglie quasi sconosciute vuol dire pagare un debito nei riguardi del capitolo dell’insigne collegiata, il quale mi ha ricevuto con premurosa benevolenza, testimoniando senza posa un vivo interesse per i miei lavori. Non devo qui fare la storia della traslazione del corpo di San Nicola da Mira a Bari nel 1087, né raccontare del culto popolare verso la manna che, da allora, stilla continuamente dalle sue ossa. Voglio solo parlare di ciò che ho scoperto o, per meglio dire, di ciò che tenterò di mettere in luce, dal momento che non tutto è ugualmente interessante.” Nelle sue ricostruzioni e descrizioni non perdeva occasione per evidenziare il suo spirito di parte con frequenti confronti e rinvii alla storia dell’arte francese del periodo angioino. I risultati prodotti nell’ambito dei suoi studi sono stati notevoli: oltre 500 articoli in quotidiani e riviste, più di 300.000 schede in aggiunta a diversi manoscritti inediti. Notevole il suo contributo di viaggiatore francese nella Puglia nell’Ottocento. (La nota è a cura della Dott. Maria Virno, della Biblioteca Nazionale di Bari)



Monografia




Revue de l'art chrétien


1875

XIX

105 p. ; 27 cm.



Puglia, Terra di Bari

France

Francese



Revue de l'art chrétien

Adriatico occidentale

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