Monastero di San Benedetto (Conversano)
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La sua datazione è piuttosto incerta. Secondo un’antica tradizione, il monastero risalirebbe al VI secolo. Fu nel 1267 che il monastero passò sotto il controllo di badesse. Queste provenienti dai più nobili casati conversanesi consentirono al monastero di accumulare una sorprendente ricchezza patrimoniale. Morte le ultime benedettine, il monastero divenne proprietà del comune di Conversano che le affidò prima, nel 1910, alle suore di S. Anna, e poi, nel 1974, alle Apostole del S. Rosario. La parte più antica della chiesa è certamente la cripta, meglio conosciuta come grotta di S.Mauro, presunto fondatore del monastero, secondo una leggenda non accreditata.
La chiesa conserva della struttura originaria solo la parte muraria esterna, risalente all’XI secolo, epoca delle invasioni normanne. Unica decorazione esterna è il meraviglioso mosaico, costituito da pietre bianche alternate a tessere quadrate di vari colori. Sono presenti due torri campanarie una risalente al periodo normanno, l’altra puramente decorativa risale al periodo barocco. Sull’arco al suo ingresso sono raffigurati tre stemmi: lo stemma del papa Alessandro VII, quello degli Acquaviva e quello del monastero.
Attualmente il monastero ospita le sale del museo civico di Conversano.
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