Lucera
La storia
Antico centro dauno, il cui nome sembra derivi dal greco “leuka eria” lana bianca, perché anche i poeti latini Orazio e Marziale lodarono Lucera per la rinomata lana delle sue greggi e per i suoi pascoli. Lucera nel 314 a.C. diventa Colonia iuris latini e per la sua grande fedeltà a Roma ricevette autonomia legislativa e il diritto di conio. Nel 90 a.C.,in rispetto della lex iulia de civitate, Roma le riconobbe la cittadinanza. Durante la guerra civile, prima che Cesare presidiasse la città, Lucera fu quartier generale delle truppe di Pompeo. Lucera conobbe il suo massimo splendore durante il periodo federiciano: Federico II fece costruire il “castrum seu palatium”, che ancora oggi testimonia la sua magnificenza architettonica grazie ai numerosi reperti archeologici. |
La città La città di Lucera offre agli occhi del visitatore diverse bellezze artistiche e paesaggistiche. Prima fra tutte il castello che sorge sul monte Albano (m. 250) e si erge sulla primitiva Rocca diomedea e susseguentemente Acropoli latina, in un sito antichissimo, occupato sin dal neolitico da capanne pastorali. Inoltre Lucera, come tutte le antiche città guerriere, fin dai tempi romani era cinta di solide mura, con diverse porte di accesso, più volte abbattute durante i vari assedi della città. |
Nel Sei-settecento le Porte della città erano ben cinque: oltre alle attuali Porta Troia e Porta Foggia, vi era la Porta Albana, la Porta S.Giacomo e la Porta S. Severo. Di superba bellezza è, ancora, l’anfiteatro, una delle poche testimonianze rimaste dell'antica e potente Luceriae romana. L'anfiteatro si trova in una vasta depressione naturale del terreno, già usata in epoche precedenti come cimitero; doveva essere una zona centrale dell'antica città, ricca di templi, circhi, terme e di un imponente foro. I resti dell'antca città si possono ammirare negli scavi archeologici presenti.
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Eventi, tradizioni e cultura La festa patronale di Lucera rappresenta senza dubbio una grande manifestazione del sentimento di appartenenza ad una identità antica, che affonda le sue radici in tempi lontani. La festa patronale si svolge il 14, 15, 16 agosto e consiste nella consegna delle chiavi a Santa Maria Patrona e solenne processione. Il torneo delle chiavi si ispira alle vicende storiche del periodo svevo-angioino e in particolare alla vittoria del cristianesimo sull'islam. Il torneo e' la rievocazione storica di alcuni giochi medievali che si tenevano a lucera per il divertimento del popolo.
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