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Napoli

 

La storia

Napoli è per sviluppo demografico, tradizioni storiche e importanza economica il centro più importante del Mezzogiorno d'Italia. Situata nel tratto mediano del Mediterraneo, è disposta come un naturale anfiteatro sul golfo omonimo ed ha per retroterra un territorio fertilissimo. Celebrata in ogni tempo per la varietà dei panorami e per l'interesse archeologico dei suoi dintorni (Pompei, Ercolano, etc.) da sempre richiama visitatori da ogni parte del mondo.

Di origine greca, probabilmente cumana, è ancora oggi discussa l'identificazione dei primi nomi della città: Partenope, Palepoli e Napoli.  Aspramente disputata fra Goti e Bizantini, restò dal 553 a questi ultimi, con propri magistarti militari e civili. Insidiata dai Longobardi beneventani sviluppò nella difesa la propria autonomia fino a quando non fu costretta ad arrendersi ai Normanni sotto il dominio dei quali continuò però a fiorire. Dal 1266 al 1441 fu sotto il dominio angioino durante il quale divenne capitale del Regno. 


santa caterina, napoli

Travagliata da assedi ed epidemie nelle lotte tra i pretendenti angioini, ristabilì i suoi equilibri interni solo sotto Alfonso d'Aragono cui rimase fedele fino al periodo dell'efimero dominio di Carlo VIII di Francia. Particolarmente interessante è nella storia di Napoli il periodo che va dal 1707 al 1799 anno della proclamazione della Repubblica Partenopea.

Nel 1806, con il ritorno dei francesi, il regno passò a Giuseppe Bonaparte e poi a Giacchino Murat. In questo periodo la città vide incrementare i suoi monumenti civili ed ebbe anche una significativa ripresa economica fino al 1848 anno in cui la frattura tra monarchici e classe colta determinò una situazione tale da poter essere sanata solo con l'entrata in Napoli di Garibaldi e la caduta della monarchia.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu colpita da oltre 120 bombardamenti. Il primo ottobre 1943 si insediarono gli angloamericani  e fu determinata la capitolazione del presidio tedesco.



La città


Dell'epoca paleocristiana la città possiede tuttora testimonianze artistiche importanti quali le pitture delle catacombe di San Gennaro, il battistero di San Giovanni in fonte decorato coi mosaici, le basiliche di San Giovanni Maggiore e San Giorgio. Angioine sono le chiese di Santa Chiara, con il suo bellissimo chiostro che fu devastato dal fuoco durante la seconda guerra mondiale, e la chiesa di San Lorenzo ove si trovava in origine il San Ludovico da Tolosa di Simone Martini.  

               Napoli, Porta Capuana                                 simone martini
 
Durante il primo Rinascimento, artisti in prevalenza lombardi e toscani arricchirono la città di opere tuttora ben conservate, come la reggia di Alfonso d'Aragona in Castel Nuovo, la Porta Capuana disegnata da  Giuliano da Maiano; le sculture del Rossellino e Benedetto da Maiano, per citarne solo alcuni. Nel secolo XVI si ebbe una importante fioritura di edifici religiosi come la chiesa di Santa Caterina a Formello. Ma l'espressione più schietta e vivace della genialità napoletana è nella fastosa arte barocca dei secoli XVII e XVIII anche nella pittura, gli esiti della quale furono segnati dal breve soggiorno a Napoli del Caravaggio 

 

 



Eventi, tradizioni e cultura

A Napoli le tradizioni religiose, più ancora di quelle civili, sono molto radicate nella vita sociale e, tramandate dagli anziani, vengono vissute dai giovani con grande partecipazione e orgoglio campanilistico in una sorta di comunicazione continua tra il passato e presente. Si pensi, ad esempio, al famoso miracolo del sangue di San Gennaro le cui prime notizie risalgono al Trecento: in occasione della festa della Madonna Assunta in cielo, in agosto, erano stati organizzati i festeggiamenti per accogliere i notabili di Avignone, in quell'occasione venne esposta la reliquia del Santo che, tra lo sbalordimento generale, si liquefece per la prima volta. Da allora i napoletani attendono la reiterazione annuale del miracolo considerata di buon auspicio. L'adorazione dell'ampolla è preceduta da una processione detta "delle statue" poichè sfilano tutte le statue d'argento dei compatroni napoletani. La partecipazione dei giovani è sorprendente così come anche il fervore colettivo.


san gennaro

Altro evento della tradizione degno di essere menzionato è la "Festa di  Piedigrotta", una celebrazione in onore della Madonna della grotta che risale al Tre-Quattrocento che ha connotazione in parte religiosa in parte anche profana visto la presenza nei giorni della festa di carri allegorici, fuochi pirotecnici, esibizioni musicali ed esposizioni di merci.

 

 

 

 


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