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Perast
La storia
A Perast si trovano i resti archeologici che risalgono all’era neolitica (3500 a.C.) come anche quelli del periodo illirico, romano e paleocristiano. La cittadina visse sotto il dominio di Venezia ininterrottamente dal 1420 al 1797. A quell’epoca risalgono nove torri e la fortezza di Santa Croce e pur non avendo la cinta muraria, Perast non fu mai conquistata dai Turchi.
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Per l'aiuto che diede alla flotta veneta nel 1368, la cittadina ottenne il titolo di "fedelissima gonfaloniera". All’epoca del rinascimento Perast fu particolarmente fiorente. Aveva quattro cantieri navali, una flotta di centinaio di navi e una popolazione di 1.700 abitanti. Fu sede di un famosa scuola nautica. Perast rimase fedele alla Serenissima fino alla sua caduta dopo di che divise il destino della Dalmazia, essendo occupata degli Austriaci, Francesi ed Italiani fino a diventare parte della Jugoslavija e recentemente dell’indipendente stato del Montenegro.
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La città
Perast si trova ai piedi del monte di Sveti Ilija, su un capo che divide la baia di Risan da quella di Cattaro, nel bacino più interno delle Bocche di Cattaro. In seguito al massimo sviluppo ed espansione della navigazione, nel XVII e XVII secolo furono edificati i palazzi delle antiche famiglie nobili a cui appartenevano gloriosi capitani navali ed oggi sono tra gli esempi più belli dell’architettura barocca su questa sponda dell’Adriatico.
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Il piccolo spazio urbano è caratterizzato da strade parallele che scendono verso il porto, collegate da scalette, sulle quali si affacciano i palazzi barocchi (ben 16 edifici) fra cui spicca il palazzo vescovile (Zmajevic). Notevoli edifici si allineano sulla riva: il palazzo Bujovic, sede del Museo Civico, la scuola nautica e il campanile di una cattedrale mai compiuta. Inoltre, a testimoniare lo splendido passato, vi sono il palazzo Smecchia con due grandi balconi; palazzo Viskovic e palazzo Bronza, oggi ufficio parrocchiale con un bassorilievo dell’Annunciazione.
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Eventi, tradizione e cultura
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A Perast, il mese di maggio comincia con la decorazione dell’alberello d’olmo, l’evento (Madj) che festeggia l’inizio del mese primaverile più bello e la speranza in un futuro migliore. La tradizione vuole che l’ultimo sposo del paese pianti l’alberello sulla piazza centrale, davanti alla chiesa di San Nicola. I giovani poi, ornano l’alberello con delle bottigliette di latte, vino e dolcetti secchi. La "Fasinada" è un altro evento tramandato per secoli, festeggiato il 22 luglio quando i Perastani affondano le pietre intorno all’isolotto artificiale della Madonna dello Scalpello.
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Con questo rito si celebra l’evento del ritrovamento dell’immagine della Madonna sullo scoglio che allo stesso tempo ha funzione di sostituire le pietre portate via dal mare. La Fasinada di Perast rappresenta una tradizione unica nel suo genere e nella sua semplicità di conservare nella memoria gli sforzi secolari per formare un’isola intorno allo scoglio. Nello stesso giorno si svolge la regata Fasinada Kup, in memoria dell’antica tradizione veliera.
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