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Terlizzi

 

La storia

La città di Terlizzi  si è sviluppata nel tempo in maniera progressiva e concentrica intorno alla Civitas. Dal territorio un tempo coperto di lecci deriva il suo nome più antico, Trilicium e successivamente Terlicium. Agli inizi del secolo VIII, durante la dominazione longobarda in Puglia, Terlizzi visse la sua massima espansione, caratterizzandosi come centro tipicamente militare e agricolo. La notizia più antica sulla città è contenuta nella Donazione di Wacco (VIII sec.), feudatario longobardo, con la quale si cede il casale in Trelicio al Monastero di Monteccasino. Il secolo XI  vide Terlizzi sotto il dominio  normanno, alle dipendenze del Conte Amico (1073). In questo periodo il feudo  da locus  divenne castrum e rapidamente acquisì la dignità di civitas (1133).
 
L’unica testimonianza normanna ancora visibile è la Torre Maggiore del Castello. Nei secoli successivi la città subì varie dominazioni: Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli. Nel 1779, dopo aver riscattato la condizione feudale, divenne città demaniale. Nei secoli XIX e XX, la città ha avuto un considerevole sviluppo demografico, urbanistico ed economico, quest’ultimo particolarmente legato all’attività floricola.
Immmagine del centro di Terlizzi


La città

Terlizzi è nota come “la Città dei fiori, della ceramica e dell’olio d’oliva”. Interessanti da un punto di vista storico e artistico sono: il borgo medievale; la Torre del Castello Normanno; il Portale del XIII sec. di Anseramo da Trani, protagonista del romanico pugliese; la Concattedrale di S. Michele Arcangelo; il complesso monastico delle Clarisse con la chiesa di S. Gioacchino; la chiesa di S. Lucia; la chiesa di S. Maria la Nova, che conserva  la Madonna in Trono del Pordenone, la Natività del Savoldo, e  il S. Antonio del Marullo; la chiesa dell’ Immacolata, nella quale si può ammirare la tela dell’Adorazione dei Pastori di Corrado Giaquinto; la chiesa di S. Maria delle Grazie dei frati Cappuccini.
 
Centro di Terlizzi, Chiese e palazzi
Degne di nota sono le palazziate sette - ottocentesche: Palazzo di Città con annesso Teatro Millico; Palazzo de Gemmis; Palazzo Scalera; Palazzo San Giorgio; Palazzi de Paù; Palazzo Marinelli, Palazzo de Napoli, sede dell’omonima Pinacoteca. Nel territorio si segnalano anche i santuari mariani di Sovereto e Cesano, ricchi di storia e di fede.


Eventi, tradizioni e cultura

Il calendario delle tradizioni terlizzesi è ricco di appuntamenti: la Madonna di Costantinopoli, detta anche delle “nocelle” per via delle numerose bancarelle di frutta secca, si celebra il primo martedì di marzo; la festa dell’Annunziata (25 marzo) apre la porte alla primavera con un grande falò; il 23 aprile si festeggia la Patrona di Terlizzi, S. Maria di Sovereto, la cui icona viene portata all’omonimo borgo; la prima domenica di luglio si celebra la festa della Madonna del Popolo presso la chiesa di Cesano. La prima domenica di agosto è la Festa Maggiore, dedicata alla Madonna di Sovereto, che portata sul tradizionale “carro trionfale” sospinto da devoti e guidato da timonieri in costume tradizionale, fa rientro in paese.
 
La festa della Madonna del Rosario, ogni prima domenica di ottobre, rinnova il voto della città per la scampata pestilenza del 1656; a fine ottobre, invece, non manca la Sagra delle olive e dell’olio. A dicembre si rinnovano le feste di “S. Nicola dei bambini” e di S. Lucia. Piatti tipici della cucina locale: “gnumeridd” (spiedini alla brace), “cutturidd” (agnello al cottorello) e “pezzaridde” (focaccia a forma di barchetta condita con pomodoro, sale grosso e olio).
Carro trionfale di Terlizzi e momento della festa patronale

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