Strumenti personali
Tu sei qui: Home Rete Interadriatica Pagina di descrizione città Brindisi

Brindisi

La storia

La città di Brindisi ha origini antichissime che risalgono al periodo preromano. Il nome latino Brundisium attraverso il greco Brentesion, deriva dal vocabolo messapico Brention che significa testa di cervo, dalla forma del porto.
Sorta in una insenatura naturale che si incastra nella costa, la città di Brindisi, grazie alla sua felice e strategica posizione è dall’antichità uno dei porti più importanti dell’Adriatico, tanto da essere sempre in contrasto con la vicina Taranto. Nel 267 a.C. fu colonizzata dai Romani diventando uno dei porti più attivi di tutto l’Adriatico, caposcalo per il Vicino Oriente e la Grecia, e collegata a Roma attraverso la via Appia, regina viarum, e la via Traiana.
Con la caduta dell’Impero Romano (V secolo), Brindisi subisce un inevitabile decadimento, la città viene conquistata e dominata da Goti, Ostrogoti e Greci.
 
Il dominio bizantino sopravvive anche ai saccheggi e alle invasioni dei longobardi e saraceni, sino a cedere all’arrivo dei Normanni nel 1070, che riuscirono a restituire lustro alla città ricostruendola. Durante il periodo delle Crociate la città divenne “Porta d’Oriente”, quando dal porto salpavano numerosi cavalieri e pellegrini diretti in Terra Santa.
Immagine di Parbgoni, 1618
In seguito Brindisi fu legata alle regnanti dinastie degli Svevi (1221), degli Angioini (1268) e degli Aragonesi (1496). Sarà poi, come altri porti pugliesi, dominio di Venezia prima d’essere ricompressa nei domini Spagnoli (1509).
Con l’annessione al Regno d’Italia nel 1860 e con l’apertura del Canale di Suez nel 1869, Brindisi divenne il terminale europeo della Valigia delle Indie.
Immagine di Bernasconi, 1838
Durante la prima guerra mondiale Brindisi fu utilizzata come sede del comando alleato per il basso Adriatico. Tra il settembre 1943 e il febbraio 1944 la città ebbe funzione di Capitale d’Italia.
 
Attualmente la città è meta di transito di turisti in viaggio verso la Grecia e altri paesi dell’est, grazie al suo porto che continua ad esercitare con successo, dopo secoli di storia, il ruolo di “Porta verso l'Oriente”.
Veduta di Brindisi, J. L. Desprez

La città


Le due colonne romane, da sempre, il simbolo della città di Brindisi, fungevano da riferimento portuale per gli antichi naviganti. In Piazza del Duomo si affaccia la Cattedrale in stile romanico ma con una facciata del settecento. Al suo interno si può ammirare il pavimento musivo, uno splendido altare e il coro in legno intarsiato del cinquecento. La chiesa conserva l’arca d’argento reliquiario del corpo di San Teodoro, Patrono della città. Sempre nel centro storico si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che venne costruita nel 1600. Altro monumento degno di nota è il Castello Svevo detto anche “castello grande” o “di terra”, voluto da Federico II, la cui pianta è trapezoidale e presenta robuste torri quadrate.
 
Colonna miliare di Brindisi
Abbandonato dagli spagnoli, fu trasformato in penitenziario da Gioacchino Murat nel 1813, e poi dal 1909 è utilizzato dalla Marina Militare. Il Castello fu base navale durante le due guerre mondiali, inoltre qui fu ospitato nel 1943 il re Vittorio Emanuele III che trasformò Brindisi in capitale d’Italia, per un anno.
Giungendo a Brindisi dal mare si ammira il Castello Aragonese, più conosciuto come Forte a mare.
Si suggerisce di visitare la chiesa di San Benedetto, che esistente già nel XI secolo fu costruita per volontà dei conti normanni Goffredo e Sighelgaita. A questa seguono la chiesa di San Giovanni al Sepolcro risalente agli inizi del XII secolo, e Santa Maria del Casale è un pregevole esempio di architettura di passaggio dallo stile romanico a quello gotico, costruita tra il 1300 e il 1310 che all’interno conserva rilevanti affreschi.
 
La chiesa della Santissima Trinità, la chiesa del Cristo, ultimata intorno al 1232, caratterizzata da un grande rosone sulla facciata e la chiesa di Santa Teresa, costruita nel 1671 nel quartiere detto degli “Spagnoli”, tipico esempio di architettura barocca.
Monumento di Brindisi
Le tradizioni
 
La tradizionale “Processione a mare” si svolge annualmente nella prima settimana di settembre in occasione dei festeggiamenti dei Santi Patroni della città, San Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi. In occasione del Corpus Domini viene celebrata una singolare usanza religiosa, avente come protagonista il Vescovo che porta in processione il Sacramento per le vie principali della città montando su un cavallo bianco parato.
 
Veduta di Brindisi
Un’originale tradizione religiosa svolta regolarmente sino alla metà circa del ‘900, è stato il rito dell’Osanna, che ha rappresentato uno degli ultimi residui del rito greco in tutto il Salento.
Di grande splendore, infine, il mare di Brindisi, con il suo caratteristico lungomare.

Sviluppato con Plone, il sistema open source di gestione dei contenuti

Questo sito è conforme ai seguenti standard: