Capitanata olim Mesapiae, et Japigiae pars / Giovanni Antonio Magini - Sec. XVII [post 1620] - carta geogr. acquerellata, inc. in rame ; 36 x 42,5 cm.
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Titolo a destra in un cartiglio con volute; in un altro cartiglio, in basso a sinistra, la dedica dell’autore: Al molto Ill.mo et Eccell.mo Sig.r mio Oss.mo il sig. Gio. Battista Cortese, lettore primario di medicina nello studio di Messina. Giovanni Antonio Magini, noto anche con il nome latino Maginus, fu astronomo, cartografo, matematico e astrologo italiano. Come cartografo, realizzò l’Atlante geografico d’Italia, che il figlio Fabio fece stampare dopo la sua morte nel 1620. L’atlante fu programmato per includere le mappe di ogni regione italiana con la nomenclatura esatta e le note storiche. Per coprire gli onerosi costi del suo importante progetto cominciato nel 1594, Magini seguì privatamente la formazione matematica dei figli di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, mecenate delle arti e delle scienze. Inoltre ricoprì il ruolo di astrologo di corte. Il Duca di Mantova, a cui dedicò l’atlante, lo sostenne in questo progetto permettendo che fossero recapitate a Magini mappe di vari Stati d’Italia; anche i governi di Messina e Genova lo sostennero finanziariamente. Fu in corrispondenza con Tycho Brahe, Clavius, Abraham Ortelius e Johannes Kepler. Le sue lettere furono pubblicate nel 1886 da Antonio Favaro. Le sue mappe delle aree italiane furono utilizzate come base per la produzione cartografica di Jodocus Hondius e Joan Blaeu. In suo onore ad un cratere lunare è stato dato il nome di Maginus. (La nota è a cura della Biblioteca Nazionale di Bari) |
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Documento_cartografico |
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1620 |
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carta geogr. acquerellata, inc. in rame ; 36 x 42,5 cm. |
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descrizioni geografiche (geographical descriptions), Cartografia (cartography) |
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