Pescara
"E’ Pescara una fortezza, fatta a disegno militare, e di mura e di sito quasi inespugnabile, bagnandola da un lato, anzi partendola per mezzo il rapidissimo detto fiume da cui ella tiene il nome, e da un’altra il mare. E se ben ella è del Marchese di lei e del Vasto, il presidio non dimeno è di spagnuoli. E per esservi l’aere cattivo, non è abitata per la maggior parte se non da forestieri, che ci vengono d’altre provincie, e ci guadagnano assai quando ci stanno sani per la commodità del mare" (Da Serafino Razzi, Viaggio alla riforma d’Abruzzi).
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