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Ancona. La Città Dorica

 
La Storia
Nell'anno 387 a.C. una colonia di Dori siracusani si stabilisce sul Colle Astagno i quali costruiscono edifici maestosi e mura di difesa attorno alla città. Ecco perché Ancona ebbe l'appellativo di Dorica. Divenuta colonia romana, combatte a fianco dei Romani contro Annibale e l'imperatore Traiano ne migliora il porto e le fortificazioni. Caduto l'Impero Romano, incominciano le invasioni dei Visigoti, dei Vandali, dei Goti di Vitige e dei Goti; la città deve difendersi ripetutamente.
Alla calata dei Longobardi, la città deve accettare la loro protezione, ma quando scendono i Franchi, si pone sotto l'alto dominio della Chiesa e prende il nome longobardico di Marca. Antonio da Sangallo amplia la poderosa Cittadella sull'Astagno (1532), per incarico di Clemente VII. Papa Clemente XII (Lorenzo Corsini) contribuisce a fare rinascere la città accordandole il porto franco nel 1732 e arricchendola di notevolissime opere; l'architetto Vanvitelli disegna e costruisce il Lazzaretto, progetta la sistemazione dell'intero porto, costruisce l'Arco Clementino, ricostruisce la facciata e la Chiesa del Gesù. 

marca di ancona

Marca Di Ancona
 
Durante le due guerre d’indipendenza, numerosi anconitani, animati dagli ideali di libertà seminati dai francesi, si schierano tra le fila dei combattenti. Divenuta un’importante Repubblica Marinara si arricchisce con i suoi fortunati traffici con l'Oriente. Nonostante i tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale la città si sviluppa e il centro antico risanato ed i nuovi quartieri suscitano sempre più interesse a livello europeo.
 
La Città
 
numana

Veduta Della Numana 
Ancona sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell’Adriatico centrale. Il nome stesso della città ricorda la sua posizione geografica: ankon in greco significa gomito, e così la chiamarono i Greci, che fondarono la città nel 387 a.C. E’  il primo porto adriatico per numero di imbarchi, e uno dei primi per le merci e per la pesca. Tipica della città è l'industria dei Cantieri Navali e di notevole importanza sono anche le industrie metalmeccaniche, chimiche, farmaceutiche.
 
Tra  i monumenti di particolare interesse storico-architettonico va menzionata la celebre Pinacoteca Civica "Francesco Podesti”, presso palazzo Bosdari che risale al 1973. Il nucleo originario delle opere che costituiscono la Pinacoteca Civica risale agli anni fra il 1880 e il 1888 grazie alla donazione da parte del Podesti, di un nutrito gruppo di suoi cartoni e bozzetti. Ad essi si aggiungono opere provenienti da chiese, fondi comunali, depositi e donazioni private. 
Pinacoteca

Pinacoteca
Il Museo Archeologico Nazionale, ospitato nelle sale del Palazzo Ferretti, offre documenti delle civiltà succedutesi nelle Marche dal Paleolitico all'Alto Medioevo. E' uno dei Musei archeologici più famosi in Italia, ricco di reperti archeologici emersi da scavi esclusivamente condotti nelle Marche.
il duom

Veduta Del Duomo
Il Duomo rappresenta l'emblema di Ancona, sia per la posizione geografica che per il significato storico e religioso.  La sagoma dell'edificio, a pianta centrale a croce greca, è sovrastata dalla cupola a dodici facce slanciata e voltata alla gotica. Ricoperta di lastre metalliche, è considerata dagli esperti una tra le più antiche e perfette cupole in Italia.


Il Teatro delle Muse, costruito nel 1826, in Piazza della Repubblica presenta un'elegante facciata scandita da sei colonne ioniche sottostanti la trabeazione e timpano a fregi ellenici, con altorilievi che raffigurano Apollo e le Muse, opera dello scultore De Maria. Oggi costituisce il centro di eventi di rilevanza nazionale ed internazionale.

il teatro delle muse

Teatro Delle Muse
la mole

Mole Vanvitellina
La Mole Vanvitellina (vecchio Lazzaretto)  è situata in una posizione strategica e suggestiva, ovvero nell'area portuale al di fuori delle vecchie mura della città antica e fu progettata dal celebre Luigi Vanvitelli (25 aprile 1732 data dell'inizio dei lavori). Oggi è sede di iniziative culturali e musicali. Il Museo Tattile Statale Omero, istituito nel 1993, ha ricevuto nel 1999 dal Parlamento il riconoscimento di unicità a livello nazionale come punto di riferimento internazionale nell'educazione estetica per non vedenti e ipovedenti.

 
Cultura, eventi e tradizioni

Antichissima credenza, attestata fin dal 1500, è quella di bere l'acqua della Fontana del Calamo (anche chiamata delle Tredici Cannelle) per assicurarsi il ritorno in città.
 
Il Carnevale è festeggiato con sfilate di maschere nelle vie del centro ed è stato recentemente denominato "Carnevalò". Maschera tradizionale, scelta nel 1999 con votazione popolare, è Mosciolino, ideata dal grafico Andrea Goroni. Prende il nome dalla conchiglia più amata dagli anconitani: il mosciolo (mitilo).

carnevale

Carnevale

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