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Zadar (Zara)

La storia
 
 
I primi abitanti della regione di Zara furono i Liburni, antica tribù illirica che nel IX secolo a.C. lì fondò un avamposto. Per aver aiutato l’imperatore Ottaviano nella prima guerra dalmata, l’antico centro dei Liburni diventò prima un municipio romano e successivamente, nel 49 a.C., la colonia che i Romani chiamarono Iader, e i suoi abitanti ottennero il grado di cittadini romani.
Sotto l’amministrazione romana, la colonia godette di grande prosperità, specialmente per il commercio del vino e dell’olio. Dopo la caduta dell’Impero romano agli inizi del VII secolo Zara divenne la capitale amministrativa della provincia bizantina della Dalmazia.
Tra il IX e il XII secolo si susseguono la dominazione dei Franchi e Veneziani, di Bisanzio e dei re austro-ungarici e croati fino al 1409 quando Ladislao  di Napoli  vende per 100.000 ducati d'oro tutti i suoi diritti sulla Dalmazia a Venezia. La città di Iader diventa così la capitale della Dalmazia veneta e rappresenta lo scudo principale contro le incursioni ottomane sul territorio continentale illirico.
 Piazza Erbe
 Zara vista dal mare
Il dominio secolare della Serenissima, fino alla sua caduta nel 1797, lasciò la forte impronta nello sviluppo urbano, culturale ed economico della città che ancora oggi preserva il suo ricco patrimonio, anche se questo periodo significò per Zara l’inizio di un lento declino in quanto la Repubblica di Venezia ne limitò l'autonomia politica ed economica. Dopo il 1797 Zadar rimane la capitale della Dalmazia sotto il protettorato degli Austriaci, tranne il periodo francese (1805-13).
Nella seconda parte del XIX secolo Zadar è il centro del movimento per il risveglio dell'identità  nazionale e culturale della Dalmazia. Viene pubblicato il primo giornale in lingua croata ed italiana. Dopo il Trattato di Rapallo del 1920 fu annessa all’Italia. Nella seconda guerra mondiale la città subì forti bombardamenti e fu conseguente l’esodo degli abitanti italiani. Dopo la guerra Zara diventò parte della SFRJ e nel 1991 della Croazia.
 
 
 
La città 
 
Panorama di Zadar
Zara è situata lungo la costa settentrionale della Dalmazia e si affaccia sull'omonimo canale che separa la terraferma dall’arcipelago di Zara con più di trecento isole e isolette. Costruita su una penisola oblunga, di forma quasi rettangolare, nel XVII secolo venne isolata per ragioni strategico-militari per essere nuovamente congiunta alla terraferma. La città ha conservato i residui di tutti gli strati storici principali.
Del periodo romano è rimasta la base urbanistica dell’antica colonia Iader con i resti del foro con capitolo, al quale l’epoca cristiana aggiunge il complesso della cattedrale e numerose basiliche. Nei pressi dell’antico foro il periodo preromanico arricchisce la città con la grande rotonda di San Donato, architettura esemplare dell’epoca carolingia, e la cattedrale di Sant’Anastasia. Nel periodo in cui Zara era comune autonomo (XII-XIV secolo) fu completata la trasformazione dell’antico nucleo in città medievale che si circonda di mura e si difende con un argine di pietra.
Foro di Zara
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 Nella struttura interna custodisce le chiese importanti: la cattedrale di San Grisogono (Sveti Krsevan), la chiesa e il convento benedettino di Santa Maria, i complessi francescano e domenicano. Sotto la Serenissima, Zara rafforza le fortificazioni con una cittadella e un fosso di difesa. Le porte Terraferma e Marina del XVI secolo sono ancora ben preservate. Sotto il dominio austriaco la città viene nuovamente ricostruita con l'edificazione di grandi case a più piani al posto delle mura demolite.
Prima della seconda guerra mondiale Zara era un piccolo centro marittimo orientato sulla pesca, traffici portuali e distillazione di liquori. Nel corso degli ultimi decenni ha registrato profonde modificazioni nella struttura economica e nell’assetto urbanistico. La città è da circa 50 anni sede universitaria e conserva ancora alcune delle sue caratteristiche e fiorenti industrie del passato (maraschino, pesce inscatolato).
Porta Terraferma (Zadar)
Con i suoi monumenti, musei e mostre impregnati di storia e di tradizione secolare, Zara ha lo spirito vivo che si rispecchia nella sua gente. La città con i suoi dintorni è circondata da ben cinque parchi nazionali più o meno distanti. Il ricco entroterra dei Ravni Kotari fornisce uno dei più grandi mercati di frutta e verdura della Croazia – Zelena Trznica - e le isole di Ugljan e Pasman, località storiche di pesca, assicurano giornalmente il pesce fresco per il vivacissimo mercato nei pressi della Riva.
 
 
 
 
 
 
Eventi, tradizioni e cultura
 
San Donato 
Uno dei più importanti eventi culturali a Zara è il Festival internazionale della musica che si svolge presso la chiesa di San Donato e altri luoghi di culto della città nei mesi di luglio ed agosto, oltre all’Estate del Teatro con le presentazioni teatrali nazionali di vario genere.
Nella sua storia, poichè roccaforte contro i costanti attacchi nemici, la città di  Zara si difendeva anche con l'aiuto di quattro santi che scelse come protettori della città. San Simeone, ricevitore di Dio è il più benvoluto patrone di Zara. Ogni  8 ottobre, nell'omonima chiesa viene aperto e venerato il suo scrigno; San Grisogono, il principale patrono festeggiato il 24 ottobre; Santa Anastasia  che si festeggia il 15 gennaio, e il meno conosciuto San Zoilo.   
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