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Porec (Parenzo)

 
La storia
 

Nel II secolo a.c. i Romani costruirono un insediamento sul territorio dell'odierno nucleo della città, che all'inizio del  I secolo d.C fu elevato a colonia di cittadinanza romana col nome di Colonia Iulia Parentium. Nel corso del medioevo subì diverse dominazioni: prima dei goti, poi dei bizantini e dei longobardi, finché all’inizio del XIII secolo divenne feudo dei patriarchi di Aquileia.
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Fu alle dipendenze di Venezia dal 1267 al 1797, quando col trattato di Campoformio passò all’Austria. Nel 1861 divenne il capoluogo della regione istriana, ospitando la sede del parlamento regionale (Dieta Istriana), di scuole, di uffici giudiziari e amministrativi. Dopo la I Guerra Mondiale la città fu annessa con tutta l'Istria all'Italia fino al trattato di Pace di Parigi del 1947, che la assegnò alla Jugoslavia. Nel 1991 è passata alla Croazia.
 

La città
 

 

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Parenzo è una meta turistica molto frequentata per la posizione naturale, il caratteristico tessuto urbano e il notevole patrimonio artistico. E’ situata in una suggestiva posizione su una bassa penisoletta rettangolare che sporge da una costa verdissima fra Porto Quieto (Mirna) e il canale Lemme (Limski kanal). Sorge sul tracciato urbanistico della colonia romana: è visibile la struttura del castrum romano incentrata su due strade principali, il Decumanus ed il Cardo Maximus, conservate nel loro aspetto originario.

Alla fine della via Decumanus si trova la piazza romana Marafor con due templi, uno dei quali dedicato al dio romano Nettuno. La città, con aspetto visibilmente veneto, conserva preziosi monumenti d’epoca bizantina e veneziana. Fra essi, situata in prossimità del mare a nord del decumano centrale, la basilica Eufrasiana in stile bizantino–ravennate, il monumento principale della città.
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Ci sono poi nella città alcune case romaniche, bei palazzi gotici veneziani, come la chiesa francescana e la barocca sede dell'Assemblea istriana. Le mura cittadine furono erette dal XII al XVIII secolo. All’ingresso della città sorgono ancora tre torri difensive medievali. 
 

L’economia della città è fortemente incentrata sul turismo, che ha lunga tradizione cominciata già nel 1845, quando venne stampata la prima guida turistica che descriveva la città. Fu l’aristocrazia austro – ungherese la prima a scoprire Parenzo, che negli secoli successivi diventò il centro turistico più importante dell’Adriatico orientale.

Eventi, tradizioni e cultura

 

Nel periodo estivo l’atrio della Basilica Eufrasiana ospita i concerti di musica classica dove si esibiscono complessi vocali e strumentali, solisti, orchestre sinfoniche nazionali ed esteri.

Nel cortile del Museo Civico, invece, si svolgono le serate di musica jazz nei mesi estivi, ed in primavera nel salone del Museo hanno luogo concerti di complessi di camera. A Parenzo si tiene anche un incontro tradizionale di cori, "Nas kanat je lip" (Il nostro canto è bello). Si eseguono canti nell’espressione linguistica musicale istriano – litoranea nella sala della Dieta istriana.

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