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Korcula (Curzola)
La storia
L’isola di Korcula inizia la sua storia come colonia greca, chiamata Korkyra Melaina (Corfu Nera), probabilmente per le foreste di pino scuro di cui abbondava. Benché sull’isola di Korcula si consideri che Antenore, il principe troiano, fuggendo da Troia avesse fondato la città, sull’isola esistono i massi cretacei ed i ritrovamenti che risalgono all'era neolitica. L’isola di Korcula fece parte della provincia romana di Dalmazia fino alle Grandi Migrazioni nel VII secolo che portarono gli Slavi nella zona.
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Nel IX secolo i Croati iniziarono a popolare l’area dell’isola chiamandola Krkar o Karkar. La città di Korcula nei documenti scritti appare nel X secolo, ma non si sa con esattezza l’anno in cui fu fondata. Dal 1001 Korcula cade sotto il dominio della Repubblica di Venezia, per passare in seguito al Re nerentano (Zahumlje) e ai re austro–ungarici successivamente.
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Lo Statuto della città di Korcula del 1214 rappresenta il secondo più antico documento legislativo in questa parte d'Europa. Regolava la vita nella città medievale che era già stata costruita secondo piani urbanistici medievali ben precisi.
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Marco Polo, ritenuto un nativo di Korcula, fu catturato nella battaglia navale tra Genovesi e Veneziani. Nel 1301 fu fondata la più antica confraternita sull’isola - Tutti i Santi (Svi Sveti) - seguita da altre che nei secoli ebbero un importante ruolo nella vita religiosa, sociale e culturale della città. Dopo il declino di Venezia nel 1797, Korcula subisce la dominazione austriaca, francese, russa ed inglese. Dopo la seconda guerra mondiale entra a far parte della Jugoslavija e successivamente, della Croazia nel 1991.
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La città di Korcula si trova all’estremità nord-orientale dell’isola, di fronte alla penisola di Peljesac. E’ composta da un nucleo storico sviluppato con una pianta a spina di pesce, cinto da mura medievali. La collocazione a ventaglio delle vie consentiva, in caso di pericolo, di raggiungere velocemente le postazioni difensive su torri e mura, ed allo stesso tempo proteggeva dal vento anche se l’aria circolava liberamente tra le strette calli. In questo schema urbano nacquero nel XV e XVI secolo gli esempi più belli dell’architettura gotico- rinascimentale.
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Le facciate delle case e dei palazzi nel nucleo antico sono quasi tutte decorate con degli stemmi delle famiglie nobili, dei vescovi e dei rettori della città. La via principale corre da sud a nord mentre ad est e ovest le calli si alzano dalla costa alla cima del sobborgo dove si apre la piazza centrale con la cattedrale, il palazzo vescovile, ed il museo cittadino. Korcula fu costruita dai maestri curzolani con la pietra locale. Marko Andrijic, il costruttore più noto, completò la torretta della cattedrale (1481).
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Oggi l’economia dell’isola si basa sul turismo, sulla coltivazione della vigna e degli ulivi, sulla pesca e sulla costruzione navale. Una caratteristica dell’isola sono le casette in pietra diffuse nei campi terrazzati e nei vigneti lungo le strade principali. Sono costruite "a secco" e utilizzate come deposito per gli attrezzi campestri o rifugio per animali domestici.
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Eventi, tradizione e cultura
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L’isola di Korcula vanta una ricca vita socio-culturale. Tra gli eventi più famosi ci sono le danze cavalleresche con le spade - Moreska, Kumpanja e Mostra-, ognuna eseguita nella propria località nei diversi periodi dell’anno. Le feste di Carnevale iniziano nel giorno dell’Epifania quando si mangiano i dolci tradizionali - prikle, krostule e cukarini (zucarini)-.
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Durante la Settimana Santa le confraternite religiose organizzano le processioni, tra cui la più suggestiva è quella del Venerdì Santo. In novembre si festeggia San Martino con il battesimo del vino novello. Durante il periodo estivo, l’isola è in fermento per via dei concerti, degli spettacoli teatrali e folcloristici, degli eventi sportivi e della regata velistica. La cucina si avvale di prodotti dell’isola – l’olio d’oliva e i vini pregiati – Grk e Posip -, grappe aromatizzate alle erbe, carne di agnello e capretto, ma soprattutto pesce azzurro alla brace.
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