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Split (Spalato)

La storia

La città Aspalathos fu fondata tra il IV e III secolo a.C. da coloni greci sulle basi di un insediamento neolitico. Situata vicino alla più prospera Salona (l’odierna Solin), iniziò il suo sviluppo quando l’imperatore Diocleziano, nel 295 d.C. edificò qui un imponente palazzo fortificato dove trasferì la sede imperiale dopo l’incendio del palazzo di Nicomedia, e dove si ritirò a vivere nel 305. Giustiniano, a metà del VI secolo incorporò Spalato nell’impero d’oriente; dopo che gli avari ebbero distrutta nel 615 Salona.
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 Per un breve periodo fu sotto dominazione franca poi tornò sotto il Bisanzio. Nel VIII secolo iniziarono le invasioni slave che progressivamente spezzarono i legami con la corte bisantina. Nel 925 si insediò a Spalato l’assemblea dei vescovi dalmati presieduta da Tomislav, primo re croato. Dal 1102 fino al 1420 Spalato fu sotto il dominio dei sovrani d’Ungheria che le lasciarono una larga autonomia commerciale e politica che con l’occupazione veneta, anche per l’avanzata ottomana entrò in un periodo di grave decadenza.
Dopo la caduta di Venezia nel 1797, la città fu occupata dalle truppe austriache, fino a quando Napoleone non la incorporò alla Province Illiriche (1809). Tornata di nuovo sotto il dominio austriaco nel 1813, ebbe nel corso dell’Ottocento un periodo di rinascita economica. Dal 1918, dopo una breve occupazione italiana, entrò a far parte del nuovo regno di Serbia, Croazia e Slovenia. Nella seconda guerra mondiale venne di nuovo occupata dall’Italia fino al settembre 1943. Dopo la guerra passò a far parte della Jugoslavia e nel 1991 della Croazia.
 
 

La città

Tra i principali porti del paese, Spalato gode di una posizione naturale particolarmente avvantaggiata che la collega con il resto del paese. Sorge su una piccola penisola, in una profonda insenatura fronteggiata da numerose isole (Brac, Hvar, Solta). Accanto al porto si estende la città vecchia mentre la parte nuova sorge più all’esterno, lungo la baia di Kastel, dove sono sorti moderni complessi industriali e cantieri navali.
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Il tessuto urbano di Spalato è caratterizzato dalla presenza del complesso dell’antico Palazzo di Diocleziano. Questa grande residenza imperiale fu sviluppata su una vasta area di quasi 30 000 m2 e divenne una vera e propria struttura urbana polifunzionale. A questo nucleo antico si affianca l’espansione veneziana e un nuovo sistema di fortificazioni, con bastioni sporgenti. Il Palazzo di Diocleziano fu realizzato come una combinazione della villa rustica e il castrum romano e col passare del tempo si trasformò in una vivace cittadina.
Molti degli edifici antichi furono demoliti per edificare dei nuovi, altri invece furono inglobati nelle nuove costruzioni mescolando gli stili dal tardo-romano al gotico e barocco. L’architettura dell’età romanica trasformò le strutture della residenza così che dagli ambulacri superiori della mura vennero ricavate la chiesetta di San Martino nel 800 e la Madonna del Campanile nel 1110. Il mausoleo e il tempio di Giove divennero Cattedrale di San Doimo (Sveti Duje) e battistero di Sveti Ivan.
Battistero della Cattedrale di Spalato.jpg
Porta argentea (Srebrna Vrata).jpeg
Nella struttura romana vennero inseriti Palazzo Agubio (Ivellio) con portale gotico e cortile rinascimentale, Palazzo Papalic, esempio di architettura gotica del genere di Juraj Dalmatinac (Giorgio Dalmata) che ospita il Museo Civico e il barocco Palazzo Cindro. Gli appartamenti dell’imperatore vennero distrutti durante la Seconda guerra mondiale mentre le cantine sotterranee, ben preservate, ospitano esposizioni artistiche.
Dai sotterranei si arriva al centro della cittadella - peristilio, il grande cortile con colonnato, oggi palcoscenico di alcune rappresentazioni teatrali.All’interno del palazzo vi è la statua dedicata al vescovo Grgur Ninski (il vescovo di Nona che lottava per l’introduzione della lingua croata nella liturgia)- l’opera di Ivan Mestrovic. Ai piedi della chiesa di San Domenico si trova un vivacissimo e vastissimo mercato giornaliero – cornice di suoni, profumi e colori.
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A Narodni Trg (Piazza del Popolo), centro del periodo comunale e piazza principale della città fuori la porta Ferrea, sorgono alcuni dei più importanti palazzi come Torre dell’Orologio, il Palazzo del Municipio, il Palazzo Karepic, e il Cambi.Uno dei posti preferiti degli spalatini è la loro amatissima Marjan, la collina alta 178m, poco distante dal centro, ricca di verde e i reperti archeologici, sede dell’antico tempio romano dedicato a Diana. Fuori dal centro si trova il Museo archeologico, il più antico della Croazia, e il complesso dei musei dello scultore Ivan Mestrovic.
 

Eventi, tradizione e cultura 

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Spalato vanta una vita culturale ricca di eventi specialmente durante l’estate quando le sue piazze e viuzze diventano il teatro al aperto. Nel cuore della stagione estiva si svolge il Festival Estivo di Spalato organizzato dal Teatro popolare croato. Nell’ambito del Festival sono messe in scena le opere teatrali e liriche, diversi concerti e le serate dello scrittore spalatino Marko Marulic.
La città ospita il Festival della canzone moderna, manifestazioni tradizionali e sagre di vino, mentre il 7 maggio festeggia il giorno di Santo Doimo, il patrono della città.
 
 

 

 

 

 


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