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Trani. La regina tra le cattedrali

La storia

E’ stato in passato Capoluogo di Provincia della "terra di Bari" e lo sarà di nuovo nella sesta Provincia di Barletta-Andria-Trani, non appena questa diventerà operativa.

 

La prima volta che ufficialmente viene presa in considerazione la città, col nome di Turenum, è nella Tabula Peuntingeriana che è la copia del XIII sec. di un itinerario romano del IV secolo.

Notizie certe di insediamento urbano si hanno già dal IX secolo. Subì diverse occupazioni tra cui  quella longobarda e quella bizantina. Conobbe un passato illustre e divenne sede vescovile, sostituendosi a Canosa; la costruzione della cattedrale, infatti, indica l’importanza che la città aveva assunto, come centro di scambi commerciali e culturali, nonché come centro religioso.

Cartina antica di Trani

La fortuna di Trani è legata al porto e al ricco commercio marittimo che fecero giungere nella città famiglie dalle Repubbliche Marinare fin dall’XI secolo. Altra prova del suo successo fu la presenza nella città di un console di Venezia prima e di molti altri consolati del Nord Europa, dal XII secolo. E soprattutto la pubblicazione nel 1063 degli Ordinamenta maris, degli importantissimi Statuti marittimi.

Veduta di Trani

 

Il periodo buio dell’economia e della città fu dal XV al XVI secolo, sotto il dominio degli Angioini e degli Aragonesi. In quegli anni andarono via i componenti della folta comunità ebraica che aveva molto popolato il paese e lo aveva arricchito, sia economicamente, con i suoi commerci, sia culturalmente, con la costruzione di sinagoghe, visibili ancora oggi.

 

Con il passaggio sotto il regime borbonico, si assistè ad un significativo miglioramento dell’economia tranese, e meridionale in generale, e alla costruzione di sontuosi e bellissimi palazzi per volere della classe aristocratica-borghese, che cresceva man mano che il latifondismo e il commercio portavano i loro frutti.

 

Con l’avvento del regime napoleonico, ci fu la fine della fortuna del paese, rea di aver parteggiato per i Borboni e punita con un eccidio compiuto dai Francesi, nel 1799. Ritrovò l’antico splendore, dopo il ritorno dei Borboni, per perderlo, definitivamente, durante il Fascismo.

Ma chi passeggia per le stradine di Trani, chi si lascia rapire dal fascino della sua Cattedrale affacciata sul mare e dalla bellezza dei suoi palazzi, non pensa al potere politico perduto, ma solo alla sua bellezza, un dono prezioso per tutti.

Cattedrale di Trani

La città

Trani è un bellissimo comune affacciato sul mare adriatico, sulla costa pugliese. E' ancora oggi una "città graziosa, molto viva, ben costruita" come la ricorda il barone von Riedesel che la visitò nel 1771.

E' famosa per la sua bellezza, per il suo porto, per i bei palazzi e le tante chiese, ma anche per la rinomatissima "Pietra di Trani", marmo bianco, presente nelle cave della città, utilizzata fin dal XVI secolo e lavorata, ancora oggi nelle molte industrie createsi, per la lavorazione e l'esportazione. E' proprio questa attività, insieme al turismo, a costituire il cuore dell'economia tranese, oltre ad altre industrie del settore metalmeccanicoe, della lavorazione del legno, alimentare e soprattutto vitivinicolo.

L. Ducros, veduta del porto di Trani

Una volta entrati in città, a meravigliarci sono la stupenda Cattedrale, la Villa comunale, a picco sul mare, lussureggiante di piante fiorite, il Monastero di Colonna, il Castello.

Palazzo Lambert, palazzo Torres, palazzo Quercia, palazzo Caccetta, Palazzo Antonacci-Telesio per nominare solo alcune delle vecchie o attuali dimore di nobili tranesi o i luoghi che ancora oggi portano i segni dell'illustre passato della città. Palazzo Lodispoto, la sede del Museo Diocesano.

Palazzo Antonacci-Telesio

Se ci si vuole inoltrare nella religiosità cittadina, il percorso è lungo, tra chiese, sinagoghe e luoghi di culto vari.

Si dovrebbero vedere tutti e prendere da ognuno ciò che hanno da dare, bellezza, arte, ricordi, un pò di storia. La chiesa di Ognissanti o dei Templari del XII secolo, appartenuta ai Templari fino al 1312, data della soppressione dell'ordine, la chiesa di San Domenico, rifatta nel 1763 a partire da una chiesa medievale di cui rimane solo il campanile, la chiesa di San Donato, del XV secolo, con una meravigliosa torre dell'orologio, solo per citarne alcune.

Eventi, tradizione e cultura

Tra gli eventi più caratteristici che si svolgono in città vi sono quelli che che gravitano attorno al porto, un importante punto di riferimento della nautica nazionale, sede di importanti competizioni come l’adriatica Cup di vela, la Trani Dubrovinic di vela, la Venezia Montecarlo di motonautica, e del giro d’Italia a vela.
Ma anche le chiese, i conventi, i palazzi, le ville ospitano convegni e manifestazioni, culturali ed artistici di ogni genere.

Sono senza dubbio suggestive le feste religiose e popolari: quella della Croce di Colonna, il 3 maggio, e di San Nicola Pellegrino, da luglio ad agosto, che ricordano quella analoga di San Nicola di Bari, dove Croce e Statua del Santo vengono trasportate con processione  via mare da peschereggi, toccando così tutte le chiese cittadine.

Immagine della processione a Trani

Durante la Settimana Santa e le festività natalizie si succedono manifestazioni, processioni, celebrazioni, nelle varie chiese e nelle strade della città

Dal 1991 ogni anno, nel mese di maggio, a cura dell’Associazione culturale Traninostra, si tiene una Mostra dell’Antiquariato nei suggestivi locali del Monastero di Colonna. Intervengono molti espositori da varie parti d’Italia con un afflusso di visitatori che ha superato, negli ultimi anni, il numero di 4.000.


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