Carovigno
Successivamente si alternarono varie famiglie nobili (De Loffreda, Caputo, Serra, Costaguto, Castaldi, Granafei, Imperiali, Dentice di Frasso), con periodi floridi di ricostruzioni e sviluppo.
Durante il Risorgimento d’Italia a Carovigno spiccano personalità di assoluto rilievo, tra cui la nobile figura di Salvatore Morelli, precursore e propugnatore dell’emancipazione della donna, dell’introduzione della scuola materna e di quella mista.
|
La città L’originario nucleo urbano, risalente, con ogni probabilità, all’età altomedievale, è quello che si sviluppa intorno alla chiesetta di Sant’Angelo. Una cinta muraria dei sec. XIV-XV, di cui restano ampi tratti, abbracciava il centro storico, seguendo un percorso ellittico contrassegnato in quattro punti da due Torri quadrate e due circolari.
|
Le tradizioni
Santi protettori del paese sono S.Giacomo e S.Filippo inoltre gli abitanti venerano Maria S.S. di Belvedere a cui è dedicata oramai da secoli il gioco della bandiera detto della Nzegna. La gara delle ‘nzegne, ovvero bandiere che vengono lanciate in aria e riprese al ritmo della tarantella, rappresenta una tradizione che è stata definita da alcuni studiosi una delle più antiche d'Italia.
|
Questa si svolge il Martedì di Pasqua nel paese, e il sabato dopo al santuario della Madonna di Belvedere, meta di culto a 3 Km dal centro abitato.
Il 16 e il 17 agosto di ogni anno si festeggia la patrona di Carovigno, Maria Santissima.
|