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Collecorvino

La storia
 
Le prime notizie del paese risalgono al IX secolo, periodo cui si fa risalire la fondazione del Castello di Collecorvino ad opera di Corbino di Alderamo, ricco proprietario longobardo che, come si legge nella cronaca casauriense, si stanziò su un colle ad est di Loreto Aprutino e lo fortificò, facendo sorgere un borgo che prese da lui stesso il nome di "Collecorvino" (da Res Corbini).
 
In seguito, Corbino vendette all'Imperatore Ludovico II i suoi possedimenti nella Contea pennese. Dopo questo episodio la storia di Collecorvino non ha molti altri riferimenti precisi. La prima menzione risale all’853. Nel 1166 appartenne al conte di Loreto. Passò sotto Matteo d’Atri, poi ai D’Aquino e ai d’Avalos.
Immagine antica della fontana pubblica
 
 
La città

 
Colle Corvino (253 m sul livello del mare) sorge su una collina delimitata dalla Valle del Tavo, da cui si gode un panorama che abbraccia mare e monti. Nei boschetti circostanti si scorgono interessanti scorci ed aree per la sosta campestre. 
 
Il centro abitato originario è di chiara origine medievale e si presenta come un nucleo compatto intorno alla piazza principale in cui convergono una serie di vicoli lastricati a mattoni. Nella parte più alta si erge l'antico Castello del IX sec., che ha subito numerose trasformazioni fino al XVII sec. e di cui resta in buone condizioni l'antica torre di osservazione. La caratteristica curtense del primo impianto medievale è ancora oggi pienamente visibile.
 
 
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Eventi, tradizione e cultura

A Casalbordino avvengono diversi festeggiamenti, sacri e profani, durante l'anno. Soprattutto nel centro storico, nel periodo estivo, si svolgono concerti, manifestazioni, sagre di vario genere. A Maggio, più precisamente, ci sono le feste patronali dei Santi Filippo e Giacomo, della Madonna dei Miracoli, di Santa Lucia. A Giugno, ancora, la festa di Cristo risorto e la festa del Beato Nunzio nella contrada Congiunti.
 
Immagine di Collecorvino
Tra Luglio e Agosto, nel convento di San Patrignano, si può assistere alla festa di Sant'Antonio, e in contrada Case Bruciate si festeggia San Gabriele Arcangelo.  
Tipici della tradizione culinaria del paese sono gli "spitilli", spiedini di carne di castrato, infilzati su ramoscelli privi di corteccia, da gustare cotti sui carboni.
 


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