Mola di Bari
La storia Una storia resa ancor più affascinante dalle origini incerte, che solo recenti studi hanno contribuito, in parte, a delineare. Secondo alcuni il nome di Mola deriverebbe dal termine molo, cioè braccio del porto, secondo altri dalla macina molitoria che in latino si traduce mola; proprio intorno a una mola si sarebbe formato, infatti, il primo nucleo di case della città. Restano contraddittorie le testimonianze di una fondazione greca o romana: in favore della prima ipotesi vi è il ritrovamento di alcune monete, andate poi disperse, e di un antico stemma raffigurante una civetta, simbolo di Atene, mentre ad avvalorare l’origine romana si hanno i resti di una cisterna (fons Julia) e la pavimentazione a mosaico di una villa di età imperiale posta sulla costa a nord dell’abitato, in contrada Padovano (già Turris Iuliana). |
La città Mola di Bari è una vivace cittadina sull'Adriatico, a circa 20 km a sud-est di Bari. Sorge a 5 metri sopra il livello del mare. Fin dalle sue remote origini, che pare risalgano all'epoca greco-romana, la storia della cittadina è legata al mare, principale fonte di reddito. Il suo porto ebbe una particolare importanza durante il periodo delle Crociate, allorché fu utilizzato per l'imbarco delle truppe in partenza per l'Oriente. La parte centrale dell'abitato conserva l'aspetto originario medievale; la zona moderna, invece, si protende nell'entroterra e lungo il versante settentrionale. Mola di Bari conserva un pregevole patrimonio artistico e architettonico. Particolare importanza assume il Castello Angioino nell'ambito dell'architettura militare. Nel 1279 Carlo I d'Angiò costruì il Castello per difendere le coste, continuamente assalite da briganti e masnadieri, e assegnò il territorio molese a centocinquanta famiglie che si stanziarono nella fascia di terra prospiciente il mare ( "la Terra"). |
Altra bellezza da visitare è la Chiesa Matrice, intitolata a San Nicola, situata all'interno del borgo antico a poca distanza dal mare e costruita nel XIII sec., presumibilmente durante la rifondazione angioina della città. Ancora, da vedere, sono il Teatro Comunale "Niccolò Van Westerhout", costruito nel 1887, e la Fontana monumentale, dedicata ai 190 soldati molesi caduti durante la I Guerra Mondiale. |
Eventi, tradizioni e cultura A mola sono vive, ancora, le tradizioni e il folklore tipiche di una terra ancora a misura d'uomo. A ricordare la Sagra del polpo, l’ultimo week-end di luglio, che è l’evento per eccellenza dell'estate molese, nato nel 1965. Di grande importanza è la Festa Patronale di Maria S.S. Addolorata (seconda domenica di settembre), la maggiore ricorrenza religiosa per i molesi. E’ la Festa dedicata alla Patrona che viene venerata all'interno della chiesa della Maddalena. |