Monopoli
La storia
Il nome della città deriva dal greco monos-polis, che significa "città unica", singolare. Era, agli inizi, un villaggio, probabilmente chiamato Dyria dagli autoctoni peuceti. Il suo territorio doveva essere abitato già XXV secoli prima della nascita di Cristo, come testimoniato da alcuni scavi nel centro storico di carattere messapico. L'etimo di Monopoli probabilmente fu coniato dagli abitanti di Egnatia o dai marinai siracusani. Nel 1042 la città subì la distruzione per opera di Giorgio Maniace, inviato in Italia meridionale per fronteggiare l’offensiva normanna. La distruzione della città causò la diaspora degli abitanti che si rifugiarono nelle campagne circostanti dando vita al casale rupestre lungo le lame circostanti il centro abitato. Tra i sistemi difensivi costruiti sulla costa, attorno l'anno 1000, rientrava anche il castello di Santo Stefano, fondato nel 1086. |
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La città La città di Monopoli è costituita da una fascia costiera pianeggiante, denominata "marina", che sale velocemente verso le colline murgiane fino a raggiungere in altitudine la cosiddetta "Loggia di Pilato", spettacolare balcone naturale affacciato sulla "marina".
Bellissima è la costa, lunga circa 13 km, bassa e frastagliata, con oltre 25 stupende cale ed ampie distese sabbiose e molti tratti di spiaggia libera. La campagna è costituita da 99 contrade (Monopoli è anche denominata "La città delle cento contrade"), molte delle quali oramai incluse all'interno del centro abitato e caratterizzate dalla presenza di antiche masserie fortificate, chiese e insediamenti rupestri, trulli. Di particolare pregio naturalistico è l'oasi faunistica del Monte di San Nicola. |
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Tra i principali monumenti: il Castello Carlo V (XVI secolo), l'Ospedale Gerosolomitano (fondato nel 1350 dal Sovrano Militare Ordine di Malta come Commenda di San Giovanni di Monopoli, sito nel centro storico in largo San Giovanni con omonima chiesa.). Ed ancora il Palazzo Palmieri (sec. XVIII), Palazzo Marinelli con i suoi archi in stile veneziano ma di fattura fascista, il castello di Santo Stefano, i resti delle Mura di Cinta, Piazza Vittorio Emanuele (XIX secolo), tra le più grandi di Puglia e d'Italia nonché la Villa Comunale appena ristrutturata.
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Eventi, tradizioni e cultura Caratteristica di monopoli è senza dubbio, oltre alla bellezza paesaggistica, la cucina, che può vantare tra i piatti più popolari: le pettole, pallottole di pasta lievitata molto morbida fritte nell'olio bollente, le cartellate, dolci di pasta con miele o vincotto, i pruciddi, dolci di pasta con miele o vincotto, i boconotti, dolci di pasta ripieni di marmellata, le polpette di pane, i panzerotti, le orecchiette, le zeppola di San Giuseppe. |
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