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Monteodorisio

La storia
 

La prima menzione di Monteodorisio risale al X secolo, quando entrò in possesso del feudo Odorisio, conte dei Marsi, da cui deriva il nome del paese, che in seguito fu proprietà di signori legati ai Normanni, quindi degli Svevi e degli Angioini.
Immagine antica di Piazza Umberto I


La città

 
Immagine antica del convento di Monteodorisio
Sorge su un colle, lungo la vallata del Sinello, sovrastato dal castello quattrocentesco, che ospita una mostra permanente di reperti e documenti, i quali conservano la memoria della secolare storia del paese.
Oltre ai resti della cinta muraria, sono da vedere alcuni esempi di edilizia ottocentesca, tra i quali il palazzo Suriani, con decorazioni parietali di N. Biondi e G. D'Agostino.
interessanti sono la chiesa di San Giovanni, sel XVII secolo e il santuario della Madonna delle Grazie, di stile eclettico, con ricche decorazioni, meta, nel mese di settembre, di un intenso pellegrinaggio di fedeli.
Di grande bellezza a sicuramente da visitare sono i beni architettonici caratteristici di Monteodorisio, come il castello, il santuario, che raccoglie fedeli del paese ma non solo, e i grandi bastioni che un tempo difendevano la città e adesso attirano turisti e curiosi.
Interno del Santuario di Monteodorisio


Eventi, tradizione e cultura

Ogni prima domenica di settembre si festeggia la Madonna delle Grazie, che fa giungere molti pellegrini al santuario per bere l’acqua miracolosa dal pozzo della Madonna.
In questa circostanza si fissa ogni anno l’appuntamento con la Maggiolata, una fortunata tradizione canora dialettale abruzzese.
 
Statua della Madonna venerata a Monteodorisio
La sera del 10 novembre si ripete la tradizionale processione di San Martino, dove soprattutto ragazzi con campanacci, mortai, coperchi, padelle vecchie, fischietti o altri strumenti rumorosi, vanno in giro per il paese facendo baccano vicino alle case di quei poveri mariti che la fama ritiene traditi dalle mogli. Esattamente il 10 di agosto, si riproduce con un corteo storico la venuta di Luigi di Taranto, re di Sicilia. Questa sfilata, con i suoi personaggi quali: dame, cavalieri, sbandieratori e uomini d’arme, fa rivivere le origini e le tradizioni medievali del paese.

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