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Ostuni

 

La storia

La città, situata su tre colli tra trulli e grotte, è famosa per il colore delle sue abitazioni: tutte bianche. Le sue origini risalgono alla colonizzazione dei romani, che cedette con la caduta dell’impero, e fu saccheggiata dai Longobardi e Saraceni. Mentre i Normanni si preoccupavano di intensificare i commerci per migliorare l’attività economica della città, questa si popolava di monaci provenienti dalla Siria e dall’Egitto.

 

Sotto il comando degli angioini e aragonesi si eressero le cinte murarie difensive. Sorge sulla cima di un colle a pareti ripidissime, e il suo nome, secondo la tradizione, deriva dal greco "Astu-neon", città nuova, costruita con ogni probabilità - circa duemila anni fa - sui resti di una città più antica.

 

Immagine di Ostuni

La posizione invidiabile, e facilmente difendibile, ha attirato l'attenzione dei Messapi, costruttori di città e di strade: un abitato del IV-II secolo a. C., che doveva estendersi sulle pendici e nella piana sottostante il colle, è documentato dal rinvenimento di tombe al mercato Boario, a villa Nazareth, alla Rosara, a Santo Stefano. Nella stessa area sono state rinvenute strutture e ceramica di età imperiale romana e reperti medievali.Ma il territorio di Ostuni è stato abitato sin da epoche molto più antiche, come dimostrano l'importante insediamento preistorico nei pressi della cripta di S. Maria d'Agnano, presso l'omonima masseria, in cui sono stati rinvenuti i resti di una giovane donna del paleolitico (circa 24.000 anni fa), e le numerose grotte in cui sono stati rinvenuti reperti ceramici e ossei, gli insediamenti neolitici di Lamaforca e San Biagio, e quello di Morelli che ha restituito reperti dell'età del bronzo

 

La città

 Per merito degli studiosi locali e di amministratori lungimiranti, la città è sede del "Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale". Intorno all'anno Mille, c'erano ad Ostuni quattro porte, di cui oggi sono visibili solo Porta Nova e Porta San Demetrio. Allo stesso periodo risale la costruzione, da parte di Ruggero II il Normanno, del castello, dove ora sono il palazzo vescovile, la Cattedrale e numerose abitazioni. Le esigenze difensive spiegano la presenza delle case vicinissime le une alle altre e delle domus palatiate, le abitazioni a più piani, per sfruttare al massimo tutto lo spazio disponibile entro le mura, in larghezza e in altezza. L'imbiancatura delle case è caratteristica della città. Della città medievale resta in Ostuni un'insula omogenea, il Rione Terra, tuttora perfettamente funzionale. Il suo massimo sviluppo avvenne nel Rinascimento, allorché all'architettura medievale si affiancarono numerosi edifici riconoscibili per i caratteristici portali con cornici architravate (di cui è un esempio quello della chiesa dello Spirito Santo, del 1637). 

Ostuni

Il centro cittadino si è spostato da piazza del Moro a piazza Libertà, dov'è il Municipio (nell'ex Convento dei Francescani) e dove fu innalzata, nel 1771, da Giuseppe Greco di Ostuni, la colonna di Sant'Oronzo, alta circa 20 metri, che ha in cima la statua del santo benedicente e, a mezz'altezza e ai quattro angoli, i simulacri dei santi Biagio, Gaetano, Irene e Lucia. L'attuale fisionomia urbanistica di Ostuni non è molto differente da quella di tre secoli fa.

 

Eventi, tradizioni e cultura

 La città è famosa per la bellezza delle sue case e dei suoi paesaggi. E' molto frequentata durante tutto l'anno ma soprattutto d'estate perchè offre un clima gioviale e rilasssato per i turisti, feste sagre e cerimonie religiose per i fedeli e i curiosi e delle bellissime spiagge per gli amanti del mare.

 

 


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