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Trinitapoli

La storia 

 

Nel X secolo a.C. alcuni gruppi di Liburni, popolazioni illiriche dell’area dalmata, attraversando l’Adriatico, approdarono sulle coste italiche. All’arrivo di queste genti si deve la nascita di diversi abitati fra i quali, nella Daunia, Salaria, florida città-stato.
Nei primi secoli dopo il Mille, le campagne si animarono di piccoli insediamenti rurali, di case e casali, nonché di chiese. Su di un appezzamento di terreno, donato da un facoltoso abitante di Salpi, Moreliano, i monaci dell’Abbazia benedettina della Trinità di Monte Sacro, sul Gargano, fecero costruire una chiesa, l’Ecclesia Sancte Trinitatis, intorno alla quale sorse il Casale della Trinità. Cosicchè, mentre Salpi conosceva un progressivo periodo di declino, il Casale della Trinità cresceva e diveniva centro di passaggio.
Già nella seconda metà del Quattrocento un nutrito gruppo di famiglie di Schiavoni (o Slavoni) proveniente dai Balcani, ottenne l’assenso regio a stanziarsi nel Casale, che diventa così un piccolo crogiolo di etnie, di mentalità, di civiltà, da quella pastorale a quella orientale, a quella indigena di matrice magnogreca.
 

Notevoli trasformazioni di carattere socio-economico si sono registrate nel corso dei secoli, facendo lievitare sensibilmente il tenore di vita dell’intera comunità. La crescita economica, civile, demografica e urbanistica che ne seguì fece ritenere non più appropriato il nome di “Casale”, per cui nel 1863 si chiese a Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, di poter mutare il nome di Casal Trinità in quello di Trinitapoli.
Immagine antica della Chiesa Madre

La città

Trinitapoli è una operosa cittadina di circa 14.500 abitanti. La sua risorsa principale è un’agricoltura moderna e competitiva con un predominio della ortofrutticoltura e della viticoltura.
L’abitato si è esteso notevolmente, e le piccole e bianche case si dividono lo spazio col verde circostante dell’erba e delle foglie. Sullo sfondo ci sono le Saline, con le loro acque policrome.
Il panorama è suggestivo, nella sua semplicità: è dominato dal Cupolone della Chiesa Madre, a testimoniare la genesi religiosa della città e la fede ancora ferma della sua gente.
 
Chiesa di San Giusepppe
Altre chiese abbelliscono la città, come il Santuario della Beata Maria Vergine di Loreto, Il Cristo Lavoratore, il Convento dei Frati Cappuccini, la chiesa della Trinità e di Sant’Anna e la chiesa di San Giuseppe. Da visitare certamente è il Museo Archeologico, dove sono conservati i resti della “Tomba dei giganti” e della “Signora delle ambre” e dove è stato ricostruito l’immaginario religioso delle antiche genti attraverso l’esame dei resti degli animali sacrificati, le suggestive cerimonie di consacrazione e reperti dei corredi funerari.


Eventi, tradizione e cultura

Trinitapoli è famosa oltre che per la bellezza dei suoi paesaggi naturali, anche per i suoi ottimi vini e ottimo olio non dimenticando tutti i prodotti agricoli. E’ molto frequentata però, durante tutto l’anno, per le diverse cerimonie che vi si svolgono, come la festa patronale, dedicata a Maria SS. Loreta e S. Stefano Protomartire, che si  svolge il 14 e 16 agosto.
 
Ci sono, inoltre, oltre alle le celebrazioni rituali e caratteristiche della Settimana Santa, alcuni particolari eventi, degni di nota, come la la Festa dell'agricoltura, Casalarte, Stracasale, Poesie sotto le stelle e il Presepe vivente che si volgono ogni anno nella città.
Villa di Trinitapoli


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