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Ulcinj (Dulcigno)


La storia
  
 
 
La città vecchia di Ulcinj rappresenta uno degli insediamenti illirici più antichi sulla costa adriatica risalente all’era del bronzo. La città fu fondata nel V secolo a.C. dai  greci provenienti dall’antica Colchide, la regione che si affaccia sul Mar Nero. La prova della loro esistenza è il muro esterno della città vecchia costruito con giganti blocchi di pietra noto come “il muro del ciclope “.
In seguito, la città conobbe il dominio dei romani e fu importante centro episcopale con 365 chiese nella vicina Sas, saccheggiata dai Mongoli nel XVI sec.. I Veneziani ebbero il controllo di Dulcigno fino al 1573 quando la città fu conquistata dall’impero Ottomano e divenne la base di feroci pirati che attaccavano le navi cristiane nell’Adriatico. Nel XIX secolo i pirati abbondonarono la lotta e si dedicarono ai pacifici mestieri di mercanti e navigatori. Con il Congresso di Berlino, Ulcinj venne consegnata al principato del Montenegro di cui oggi fa parte integrale.
 
 

La città

 
Situata all’estremo sud della costa adriatica, vicino al confine albanese, Ulcinj (Dulcigno) è caratterizzata dal maggior numero di giorni soleggiati all’anno sulla costa (assieme all’isola croata di Hvar). Vanta 20 chilometri di spiagge con le proprietà benefiche del fango, sabbie e acque minerali
La città antica, il centro della tradizione storico-culturale di Ulcinj, si è conservata sulla collina sopra il mare con "la cittadella", mentre intorno si è sviluppata la città sotto forti influssi ottomani visibili nell’architettura urbana. Numerose moschee, chiese cattoliche, edifici veneziani e quelli turchi, testimoniano il passato pregno di svariati domini culturali e religiosi.  Nella parte settentrionale della cittadella si trova il complesso dei musei e i monumenti più rilevanti risalenti a tutte le epoche storiche.
 
 
La chiesa-moschea è stata trasformata in Museo archeologico davanti al quale si trova la piazzetta che nel passato ebbe la funzione di mercato degli schiavi. Di particolare interesse è la fontana turca del 1749 all’ingresso del Museo. Un po’ più lontano si trova il Museo etnografico con la ricca collezione degli esposti.
 
Le strette viuzze portano alla parte bassa della cittadella  dove sorge la chiesa ortodossa del XII secolo, successivamente trasformata nella chiesa cattolica di San Marco. Nelle vicinanze fu costruita durante il dominio veneziano la grande cisterna comunale, presumibilmente sulle fondamenta della cattedrale di Santa Maria del XIII sec. Inoltre, vi furono eretti due palazzi veneziani dove le autorità municipali ebbero la loro sede. Oggi sono due alberghi: Palazzo Venezia, e Palazzo Balsica.
 
Tradizione, eventi e cultura
 
Secondo un’antica tradizione, durante le feste religiose, nella piccola arena della cittadella si svolgono le lotte dei montoni a cui assistono numerosi spettatori.
 

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