Cerignola. Il piano delle fosse
La città è sempre stata, fin dall’epoca romana, un insediamento di scambio, tanto che l’attuale Chiesa di San Domenico era anticamente una stazione di cambio dei cavalli e di ristoro per i viaggiatori.
In epoca medievale fu dotata di castello e torri e chiusa entro mura di cinta turrite; subì una devastazione nel quattordicesimo secolo e diverse dominazioni, da Luigi di Ungheria alla famiglia Caracciolo, per passare poi sotto il controllo della famiglia Pignatelli; dopo il terremoto del settecento fu ricostruita in parte e ingrandita, anche fuori le mura. |
Cerignola, comune della provincia di Foggia è, per estensione territoriale, al primo posto in Puglia e al terzo in Italia. Ha un’economia soprattutto agricola e, con la sua posizione strategica sulla sommità di una collina, domina il tavoliere.
Si possono ammirare diversi monumenti e opere di interesse storico e culturale, come il Duomo, una stupenda chiesa situata nel centro della città, la Parrocchia di San Francesco d’Assisi, chiesa madre della città, risalente all’undicesimo secolo, la Chiesa del Carmine, la torre Alemanna, grandioso retaggio del passato medievale, la Chiesa della Beata vergine del Monte carmelo, del sedicesimo secolo. |
Ed ancora il Palazzo Pavoncelli, il Palazzo Coccia-Cirillo e il Piano delle Fosse del Grano; oppure il tanto verde presente. |
Agli inizi del 1500 si fronteggiarono gli eserciti spagnolo e francese in quella che è passata alla storia come la Battaglia di Cerignola, rievocata durante la Festa al Borgo Antico che si tiene annualmente in primavera.
Ogni anno, il venerdì santo si svolge la processione del cristo rosso, suggestiva e molto sentita dagli abitanti e dagli emigranti, che tornano per partecipare a questo rito, il cui protagonista è appunto un emigrante con il capo nascosto da un cappuccio rosso.