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Bari

 

La storia
 
La città di Bari è costituita da tre nuclei distinti: città antica, borgo murattiano e città moderna. La città antica, le cui origini risalgono a quasi duemila anni prima di Cristo, sorge su un piccolo promontorio proteso verso il mare e lo stratificarsi dei segni di diverse epoche permette di individuare vari periodi storici partendo dalle tracce dell’età del bronzo esistenti nel complesso di S. Scolastica e S. Pietro.
 
Nel 38 a.C. il celebre poeta Orazio, provenendo da Ruvo, raggiunse Bari: egli la definì come una città molto pescosa e cinta di mura. In realtà la città in passato ha ospitato una delle stazioni della Via Traiana, (fatta costruire dall’omonimo Traiano nel 108-110 d.C), che portava da Benevento a Brindisi.
 
Invasa dagli Ostrogoti, conquistata dai Bizantini, contesa tra Bisanzio e Benevento, Bari venne occupata dai Longobardi intorno al 730 circa. All'età imperiale, fine I secolo - inizi II secolo d.C., risalirebbero le colonne sul lungomare, delle quali non si conosce la collocazione originaria.
 

Fino al IX secolo sono molto ridotte le testimonianze storiche sulle struttura della città, anche se gli studiosi fanno risalire a questo periodo la tipologia urbanistica delle corti: case costruite intorno ad uno spazio comune circolare o quadrato, denominato corte, che permetteva la difesa autonoma di alcuni nuclei abitativi,  e organizzava la città in più unità fortificate, giustapposte su una planimetria orizzontale.
Conquistata dai saraceni nell’847 fu governata, per 25 anni, da tre Emiri. Concluso il periodo che si può definire arabo, dopo alcuni anni di alterne fortune, inizia per Bari il periodo bizantino, caratterizzato da un rapido sviluppo edilizio e da una importante crescita economica e demografica: Bari tra il X e l’XI secolo divenne il porto più importante della Regione e nel 1011 vi si completò completò anche la costruzione della cittadella del Catapano, sede del potere bizantino.

Bari

 
Bari, incisione di Segoni, contenuta nell'Omnibus Pittoresco, 1845
 
Nel 1071, al momento della conquista normanna, la città era considerata la più ricca e fortificata della Puglia.
La traslazione delle ossa di S. Nicola vescovo di Mira (1087) realizzata da un gruppo di 62 marinai baresi accresce l’importanza della città e la sua influenza. Per ospitare degnamente i resti del santo si avvia la costruzione dell’imponente Basilica sul sito dell’antico Palazzo del Catapano.
 
Il dominio normanno su Bari fu segnato da ribellioni e da lotte che raggiunsero il culmine nel 1156, quando Gugliemo I il Malo, assalì e rase al suolo la città, salvando solamente la basilica di San Nicola. questo periodo vide l'intensificarsi dei contatti commerciali e culturali con le città dell’Oriente.

 
Abate di Saint Non, Voyage pittoresque, Bari
 
Mentre con gli Svevi, Bari restò una fiorente epopolosa città capoluogo, con l’avvento degli Angioini comincia un lungo periodo di decadenza interrotto solo nel periodo aragonese da Isabella Sforza D’Aragona e da sua figlia Bona Sforza, che all’interno del Castello tennero la loro colta corte (a partire del 1501 fino alla motre di Isabella avvenuta nel 1524).
Bona Sforza divenne regina di Polonia nel 1518. Alla sua morte, avvenuta nel 1557, Bari passò agli spagnoli e seguì le sorti del Viceregno. fino al XVIII secolo.

 
 
Fu nella prima metà del ‘700, che si evidenziò la necessità di edificare un nuovo borgo che permettesse l’espansione di una città ormai letteralmente soffocata dalla cerchia muraria, tuttavia solo in età napoleonica, con Gioacchino Murat, diede inizio all’edificazione del nuovo quartiere. La costruzione del Borgo iniziò nel 1813 come ricorda una lapide con l’effige di Gioacchino Murat, posta all’angolo di corso Vittorio Emanuele con corso Cavour.

 

La città

 
Bari è capoluogo di provincia e della Regione Puglia ha un'importante porto ed è sede universitaria: si estende su circa 204 chilometri quadrati.
Il Comune è suddiviso in nove circoscrizioni: che sono Palese S. Spirito, S. Paolo-Stanic, Picone-Poggiofranco, Carbonara-Ceglie-Loseto, Japigia Torre a Mare, Carrassi S. Pasquale, Madonnella, Libertà-Fesca-S.Girolamo, Murat-S. Nicola.

Lungomare di Bari
Si lascia visitare e ammirare sia  per le sue innumerevoli bellezze e opere d’arte a volte nascoste tra i vicoli, altre imperanti nelle piazze, sia per la sua apertura al mare e alla terra, in un continuo altalenare dei cittadini edei numerosi stranieri tra al passato e al futuro.
Per visitarla si può partire dal vecchio centro storico e commerciale, le piazze del Ferrarese e Mercantile e il porto, gustandosi i sapori e gli odori del lungomare e le emozioni del porto vecchio, guardato a Nord dal fortino di Sant’Antonio Abate, protetto alle spalle dal teatro politeama Margherita e delimitato a Sud dal molo di San Nicola.

Le due piazze, e in realtà tutto il centro storico e la zona del porto, costituiscono il centro della vita mondana della città.Qui  si riuniscono giovani e turisti, di giorno e di notte durante tutto l’anno, per i molti locali e luoghi di divertimento e per svariati momenti culturali e artistici che trovano ospitalità nelle due piazze e in svariati edifici storici.
Passeggiando per Bari vecchia, la città nella città, si resta stupiti dalla maestosità e dalla bellezza della Basilica di San Nicola, tra i più importanti esempi del romanico pugliese, nonchè dalla Cattedrale di San Sabino, eretta nell’XI secolo sulla sede di una preesistente basilica paleocristiana.

Densi di storia e di passato, sono, ancora da ammirare, il Convento di Santa Scolastica e la Chiesa di S. Pietro e il Castello Federiciano, eretto a  coronamento della struttura difensiva della città.
 
Imperdibili sono il bellissimo Palazzo Ateneo, famoso per gli illustri laureati e la maestosa fontana che vi è di fronte, il Teatro Petruzzelli, noto non solo per la musica e la lirica ma anche per il rogo che l’ha devastato nel 1991, il teatro Piccinni e la Pinacoteca Provinciale, che raccoglie moltissime opere di artisti baresi e non, di altissimo valore. 
 Bari, tela di M. Pepe, 1838

 
Eventi, tradizioni e cultura
 
Senza alcun dubbio la tradizione più nota ai baresi e ai turisti della città di Bari è la festa patronale per San Nicola, scandita in due momenti tra la giornata del 6 dicembre, dedicata ai festeggiamenti liturgici e quella del 9 maggio, in cui si celebra il giorno della traslazione delle ossa del Santo, durante il quale si ricompone il ponnte ideale tra l'Occidente cristiano e l'Oriente greco-ortodosso.

Famosissime sono le tradizioni culinarie e gastronomiche di Bari che si intrecciano alla sua storia, tra i prodotti tipici della zona  spiccano il pane e le friselle e le orecchiette.
 
Eventi culturali, mondani, musicali, artistici si avvicendano nelle diverse sedi universitarie, nelle piazze, nei musei e nei teatri, senza sosta durante tutto l'anno, facendo di Bari una città viva e vivibile, un vero regno di spettacolo e cultura, capace di accontentare tutte le passioni.
Bari, basilica di San Nicola

 
veduta di Bari
Ad accrescere la fama di città giovane ci sono anche le belle e grandi spiagge, che d’estate costituiscono l'attrattiva per migliaia di persone, le piazze e le vie del centro della città, ricche di negozie che si fanno sempre piene di gente nel fien settimana e nelle calde serate estive.


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